giovedì 11 giugno 2020

STEP #25, "Chiusura"

Quante volte ci siamo sentiti dire “ogni cosa ha un inizio e una fine”. Stavolta la fine è arrivata anche per il percorso intrapreso in questo blog, che proverò a riassumere in qualche riga.

Come in qualsiasi ambito della vita, è sempre bene sapere di cosa si parla, conoscere il significato delle parole che si usano e si studiano, per capire da dove vengono e dove si vuole arrivare con esse, considerando anche la prospettiva globale della civiltà in cui viviamo oggigiorno, che impone di relativizzare il significato che diamo a ogni parola, perché magari per altre culture essa potrebbe avere altre accezioni o origini. Altra cosa giusta è avere un ordine mentale, e grazie alle mappe concettuali e agli abbecedari possiamo chiarirci qualsiasi ulteriore dubbio.

Prima di iniziare il vero e proprio viaggio nel tempo è utile andare a cercare come la nostra azione viene utilizzata nei vari ambiti della conoscenza: se in ambito mitologico essa è uno dei punti cardine della nascita della specie umana, in ambito poetico il catalogo diventa autore di se stesso, mente nella letteratura diventa un’arma che confonde gli uomini per la sua complessità, arrivando sino a spaventare gruppi di potenti per quello che può contenere, come nel film proposto. Nelle arti figurative il contenuto del catalogo è esso stesso soggetto dell'opera. Si ribalta la situazione quando è lo stesso catalogo a “servirsi” della scienza, quella della catalogazione, che attraverso criteri e norme teorizzate da vari esperti (Panizzi, Lubetzky, Dewey) si rende sempre più versatile, proiettandosi sempre più da un presente in cui ha ripreso forza grazie a internet a un futuro radioso, si spera costellato di nuove invenzioni.

Se si parla di futuro è necessario parlare anche di passato. Si è partiti dall'origine, ancora non del tutto certa, riconducibile forse già alle prime attestazioni di parola scritta, addirittura antecedenti all’arrivo del materiale che definisce per eccellenza il catalogo, la carta: nei primi periodi i cataloghi erano infatti scritti su tavole o pergamene. Si è passati poi a osservare le numerose diramazioni nei campi del sapere che il catalogo prese prima del Rinascimento, per poi fiorire grazie all’esplosione delle scienze, delle arti, e del commercio. Per concludere il viaggio, si è potuta capire l’attuale formula di catalogazione delle opere, stilata solo a metà del Novecento, ma già largamente teorizzata a partire dall’Ottocento.

Una volta avuta una panoramica dell’azione, è stato possibile e approfondire la sua vera essenza, partendo dalle regolamentazioni e tutele legali che essa ha per poi apprezzare appieno le geniali applicazioni che sono state fatte della catalogazione, dalla conoscenza all’onirico, passando per l'attuale situazione sanitaria, dal mondo del commercio all’astronomia, dal design alla semplificazione della vita quotidiana, sino alla sua presenza nelle colonne della cronaca e gli effetti non sempre positivi sulle persone.

Per concludere, vorrei semplicemente ringraziare chi legge, con la speranza che, come sognato in apertura, la lettura di questo piccolo spazio sia un momento di crescita personale e culturale.

Grazie, Andrea.


P.S. Non so come voi vi siate immaginati l'azione del catalogare, ma io ho provato a rappresentarla così.

domenica 7 giugno 2020

APPROFONDIMENTO - "Arcobaleno"

Cosa sarebbe il mondo senza colori? Domanda complessa, alla quale però non abbiamo bisogno di rispondere: il genere umano ha la fortuna di poter percepire circa 10 milioni di tonalità differenti.

Ma come si può fare, in un mondo in cui tutto è regolamentato, a ordinare e standardizzare i colori?
A questo ha pensato l'azienda statunitense Pantone, l'organismo universalmente riconosciuto per la definizione e catalogazione delle tonalità cromatiche.
I colori vengono classificati e tradotti per il linguaggio di stampa CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) e poi inseriti nelle note mazzette, quelle presenti in ogni tappezzeria o rivendita di vernici, dei veri e propri cataloghi delle varie tonalità tra le quali può scegliere un cliente. Ogni tonalità è corredata da un codice univoco che la contraddistingue, il quale parte dalla composizione dell'inchiostro in fase di stampa.

Classic Blue, il colore scelto da Pantone per il 2020

Sitografia:
https://www.rizzoli.it/blog/senza-categoria/benvenuti-nel-mondo-del-pantone-ed-i-suoi-colori/
https://store.pantone.com/it/it/articles/spiegazione-della-numerazione-pantone.html

mercoledì 3 giugno 2020

APPROFONDIMENTO - "Tool"

In ogni casa c'è almeno un libro. Ma come si può fare quando il libro non è più uno ma una quantità enorme? come poter riordinare vecchie librerie polverose, dando loro uno schema intuitivo per tenere traccia di tutte le storie, il sapere e le bellezze contenute tra le pagine?

Come in molti ambiti della vita, è la tecnologia a venirci incontro: grazie all'applicazione CLZ Books, attualmente disponibile per ios e Android ma purtroppo solo in inglese e a pagamento, permette di riordinare la propria libreria e ottenere un vero e proprio "catalogo" di quest'ultima, correlato da molteplici informazioni, tutte collegate fra loro dai più moderni metodi di catalogazione.

Schermata pubblicitaria dell'applicazione

Download CLZ Books ios
Download CLZ Books Android

lunedì 1 giugno 2020

STEP #22, "Non troppo lontano"

Chi non ha mai sognato un'invenzione che potrebbe rivoluzionare il mondo ma che è ancora troppo futuristica per essere realizzata nell'immediato?
Anche quando si parla di catalogare è possibile spingere la propria immaginazione per migliorare quella che è a tutti gli effetti un'azione basilare per il progresso della stessa tecnologia.

Si potrebbe pensare a un macchinario, una sorta di scanner rapido, magari da incorporare direttamente in un cellulare o in uno smartwatch, che in pochi millisecondi di scansione rilevasse contenuto, genere, autore, data di produzione e lingua di qualsiasi libro scritto nella storia dell'umanità e lo raggruppasse in formato digitale in un'enorme database mondiale, unico e fruibile a qualsiasi utente, il quale potrebbe trovare ciò che gli serve digitando alcune semplici parole chiave o estratti dell'opera sulla pagina internet del database.
Si potrebbe dotare di questo scanner qualsiasi persona sia interessata a partecipare alla raccolta di dati, con il riconoscimento di crediti spendibili nella stessa piattaforma con il fine di acquistare libri.

L'unico requisito tecnico necessario sarebbe la presenza nel dispositivo di uno scanner (Flashscanner) ultra rapido, capace attraverso la rilevazione di inchiostro e la posizione in un adeguato modello 3D del libro chiuso di scansionare per intero il testo in pochi millisecondi e di convertirlo in un formato digitale criptato, interno alla piattaforma di condivisione

Si potrebbe implementare anche una funzione di condivisione di libri, in modo che chiunque possa aprire al mondo la propria biblioteca privata, senza venir meno ovviamente al pagamento dei diritti d'autore

La finalità di questa invenzione sarebbe quella di digitalizzare e conservare tutto lo scibile umano, preservandolo da intemperie, guerre e interessi personali.