venerdì 8 maggio 2020

STEP #13, "Nel Settecento"

Nel XVIII secolo l'evoluzione del catalogo passò attraverso due momenti fondamentali.

Il primo, nella seconda decade del secolo, fu la pubblicazione da parte di Edmond Halley (a quanto pare senza l'autorizzazione dell'autore) della Historia Coelesetis Britannica di John Flamsteed, che introdusse un metdodo di catalogazione dei corpi celesti sistematico, meno machiavellico della nomenclatura seicentesca di Bayer. La cosiddetta Nomenclatura di Flamsteed è utilizzata ancora oggi per alcuni corpi celesti, come ad esempio 51 Pegasi e 61 Cygni.

Il secondo passaggio cruciale del secolo fu la comparsa in Italia dei primi cataloghi artistici, di cui si hanno attestazioni verso la fine del Settecento ai Musei Vaticani e alla Galleria di Mantova, poli artistici cruciali per la storia italiana.

Pagina della Historia Coelestis Britannica, nella quale si descrive la stella 3 Cas

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