sabato 9 maggio 2020

STEP #14, "Nell'Ottocento"

L'Ottocento è stato per il mondo un secolo tumultuoso e ricco di avvenimenti. Non è stato da meno il catalogo, che per la prima volta è arrivato a una diffusione ampia e capillare.

Dopo le guerre napoleoniche, vari stati avvertirono la necessità di istituire cataloghi ufficiali per le proprie opere d'arte, in modo da evitare che venissero trafugate da altri paesi nemici. Il primo stato italiano a farlo fu lo Stato Vaticano, nel 1820, attraverso l'Editto Pacca, che sarà d'ispirazione per il neonato Stato Italiano, che nel 1870 fece in modo che tutti gli enti museali, gallerie, e altri organi stilassero i cataloghi delle loro opere e li consegnassero alle Prefetture, facendo sì che lo Stato avesse il pieno controllo dei beni culturali custoditi.

Sempre nel XIX secolo il catalogo divenne uno strumento di mercato: come si è già parlato nell'approfondimento sui cataloghi commerciali, nella seconda metà del secolo si svilupparono i cataloghi di vendite, prima in Inghilterra per meno di alcuni artisti, poi in tutto il mondo da parte dei negozi, che avvertirono la necessità di arrivare a una fascia di pubblico che andava allargandosi sempre più, grazie alla crescita della middle-class.

Prima pagina dell'Editto Pacca del 1820, volto a istituire cataloghi dei beni artistici in tutto lo Stato Pontificio

Nessun commento:

Posta un commento