Una volta abbandonata la scrittura su argilla e pergamena comuni nei periodi in cui la catalogazione era ancora in fase embrionale, qualsiasi catalogo della restante (e florida) parte della storia della catalogazione è stato redatto su carta, inizialmente scritta a mano e poi, negli ultimi secoli, stampata, per accrescere ancora di più l'universalità e l'ordine del catalogo, svincolatosi dai problemi della scrittura a mano, quali differenze di calligrafia e imprecisioni.
Nel futuro la carta continuerà ad essere il supporto privilegiato per i cataloghi? Personalmente ne dubito, ormai il digitale sta stravolgendo il ruolo del supporto fisico per la scrittura e l'immagazinamento dei dati, relegando la carta a ruoli più marginali ma, almeno nel breve periodo, ancora insostituibili del tutto.
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| Catalogo storico della nota produttrice di orologi Rolex, stampato su carta lucida |
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