giovedì 19 marzo 2020

STEP #01, "Apertura"

Salve a tutti, quello che mi appresto a scrivere è il primo articolo di questo blog, dedicato al verbo "catalogare" e a tutte le sfaccettature che esso assume, tanto nel passato quanto nel mondo odierno.

Quello che oggi incomincia sarà un viaggio nel significato di questo verbo, osservando come, con l'evoluzione della tecnica e dell'ingegno umano, esso muti la propria forma, rimanendo però costante nel suo significato, il quale viene spiegato in maniera eccellente nel vocabolario online della casa editrice Garzanti (https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=catalogare)
È doveroso a questo punto dell'esposizione dare anche la definizione di catalogo, il sostantivo a cui fa riferimento catalogare, anch'essa estratta dal vocabolario online Garzanti (https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=catalogo )
Prima di avventurarsi nella ricerca del ruolo storico e delle varie declinazioni passate e attuali del verbo in esame, è bene anche conoscere l'origine etimologica della parola catalogo, il sostantivo corrispondente, illustrata dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Pianigiani, uno dei più famosi vocabolari etimologici italiani (shorturl.at/qxRST)
Dall'analisi del significato del nostro verbo, si evince dunque che quando si cataloga un certo insieme di cose, le quali possono essere le più disparate, si intende mettere ordine, rendere l'accesso ai vari elementi molto più agile, con il fine di migliorare la fruibilità dei contenuti.
Fatta questa doverosa introduzione, il lettore è adesso dotato di tutti gli strumenti necessari alla totale comprensione del percorso che si sta incominciando, con la speranza da parte di chi scrive che questa pagina, nel suo piccolo, si trasformi una piacevole lettura che possa portare a nuovi spunti e consideraizioni chiunque voglia fruire, all'interno del più grande e più eterogeneo catalogo che l'umanità abbia mai conosciuto, internet, di questo piccolo spazio.



Stockholms stadsbibliotek, Stoccolma, Svezia.


Un saluto e a presto,

A.M.

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